martedì 16 agosto 2016

Livingston(MT) - Yellowstone - Emigrant/MT)

Nottata da dimenticare: non riesco ad addormentarmi, così ne approfitto per scrivere i resoconti delle ultime giornate per il nostro blog.

Non appena però casco finalmente addormentata, un ticchettio irregolare e forte mi sveglia.
Non riesco a capire di che cosa si tratta finché al ticchettio non si alternano rapidi trapestii.
Mezzo addormentata dico a Paolo, anche lui nel dormiveglia, che secondo me c'è un topo.
"No" dice lui "è un uccello sulla tettoia appena fuori dalla stanza".
Al momento questo mi tranquillizza, ma il rumore non smette, io non riesco più a dormire, ma sono troppo stanca per far altro che cercare inutilmente di riaddormentarmi.

In qualche modo arrivano le cinque e, coi primi chiarori, il ticchettio smette.
Forse mi appisolo un momento,  ma subito sono le sei, ora della sveglia concordata la sera prima...e, con la luce, accertiamo l'origine del rumore: per terra ci sono trucioli provenienti senza dubbio da un bel buco nel controsoffittatura, che certo non c'era la sera prima....lavoro eseguito certamente da un topo per procurarsi materiale per il nido, situato presumibilmente da qualche parte sopra il controsoffitto: il ticchettio per rosicchiare, il trapestio per portare il materiale a destinazione.

Faccio venire in camera la proprietaria, che costernata (ma ben conscia del problema), ci rifonde per la seconda notte pagata in anticipo e verso le 8 siamo già in marcia per Yellowstone.
Se non fossi stata rimbambita dalla nottata in bianco, avrei trattato anche la resa parziale della nottataccia trascorsa.

Durante il percorso verso il parco cerchiamo una soluzione per la notte e troviamo un bellissimo ranch, ma è caro, quindi proseguiamo la ricerca a Gardiner, alle porte di Yellowstone, ma tutti i motel sono pieni o carissimi, quindi, proprio varcando l'ingresso al parco e prima di perdere il segnale, chiamo il ranch e ottengo il 10% di sconto fissando due notti al ranch.

Finalmente ora ci possiamo godere questo paradiso, che da subito comincia a stupirci: dopo il Visitor Center, con un lungo percorso sulle passerelle di legno visitiamo le Mammoth Hot Springs, impressionanti, faticando un po' per le salite e per il caldo: la giornata è splendida ed il sole picchia.
Subito dopo percorriamo in auto l'Upper Terrace Drive, bellissima stradina a senso unico tra formazioni rocciose e foresta.

Proseguiamo fino al Museum of National Park Ranger, una baita posta in un idilliaco luogo davanti alla prateria e alle anse del fiume. È già ora del picnic e mangiamo comodamente seduti sullo stesso tronco del picnic del 2012.
Poi visitiamo la baita dei rangers, che ci immerge nella loro vita, in una dimensione completamente diversa dalla nostra: quanta fatica e quanti stenti per vivere qui in solitudine lunghissime stagioni a protezione della nascita del parco, un territorio immenso, durissimo e tremendamente affascinante, che doveva venir salvato da bracconieri e trafficanti.

Subito dopo affrontiamo il lungo percorso nel Norris Geyser Basin, che non avevamo visto nel 2012: è bellissimo e suggestivo, un susseguirsi di geyser, soffioni, pozze ...colori, atmosfere, sensazioni...sono sorpresa dalla varietà e dalla poesia di nomi dati alle formazioni, nomi che effettivamente rispecchiano le emozioni che io stessa provo trovandomi improvvisamente davanti al turchese e al blu infinito delle pozze, allo sbuffare dei geyser, al ribollire placido o allegro, a volte anche rabbioso, del fango bollente.

Il pomeriggio trascorre tra le soste panoramiche lungo la strada ed i percorsi nei vari bacini, uno più bello dell'altro. Il mio preferito è quello del Geyser Excelsior: vapore nel vento, pozze limpidissime, il terreno multicolore su cui scivola l'acqua fumante.
C'è davvero tanta gente, ma quasi non me ne accorgo più, dentro tanta bellezza.

Poco dopo, con un colpo di fortuna, arriviamo al Old Faithful Geyser proprio al momento del getto: bianchissimo, potente, alto.
Dopo una sosta nella inconfondibile lobby del Lodge, partiamo: servono più di due ore per tornare indietro e arrivare al ranch.

Qui e là vediamo cerbiatti, uccelli, un paio di bisonti.

Arrivati a Gardiner ceniamo all'aperto da Rosie's, in un'atmosfera da avamposto, e poco prima delle 22 siamo nel confortevolissimo ranch...la stanchezza si fa sentire e crollo addormentata.




Livingston (MT)

Per tutta la notte i treni hanno continuato a suonaare i loro potentissimi corni !!!!

Livingston: il motel dove abbiamo pernottato .....

Yellowstone, Mammoth Hot Sptings






























Museum of the National Park Rangers

Fatto picnic con questa vista ...

Il Museo del Ranger

Norris Geyser Basin











































Midway Dayser Basin

















The Old Faithfull





Il rientro ...


Incontri ravvicinati ...

Gardiner

Gardiner:il Rosi's Bistrot dove abbiamo cenato
Gardiner:il Rosi's Bistrot dove abbiamo cenato